Del Piero sfida Del Neri

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Kesa_Rsm
view post Posted on 16/7/2010, 21:13




PINZOLO, 16 luglio - «Non abbiamo obiettivi particolari. L’unico obiettivo è arrivare alla fine dell’anno orgogliosi di quello che si è fatto». Dopo la disastrosa stagione 2009-2010, Alessandro Del Piero sa che fare proclami può essere pericoloso (e oltre tutto porta pure un po’ sfiga). Perciò preferisce indicare a se stesso e ai compagni un traguardo tutto sommato più semplice da raggiungere, perché le partite si possono anche perdere, la faccia no. Soprattutto se indossi la maglia della Juve. Il capitano bianconero per la prima volta dall’inizio del ritiro di Pinzolo si presenta ai microfoni dei giornalisti. E spazia a tutto campo. «Il pensiero comune di tutti noi - esordisce Alex - non è riferito a nessun obiettivo in particolare. Dobbiamo concentrarci per tornare a essere la Juve e arrivare alla fine dell’anno orgogliosi tutti di quello che abbiamo fatto. Questo deve essere a mio avviso il punto focale della nostra stagione».

STOCCATA A FERRARA - Poco tempo fa Ciro Ferrara ha rilasciata un’intervista-sfogo nella quale ha lanciato accuse pesanti all’indirizzo di Del Piero, accusando il capitano di essere una sorta di mina vagante all’interno dello spogliatoio perché vuole giocare sempre e comunque. «Credo che quell’intervista - risponde Alex - sia stata fatta in un momento emotivo particolare. Non lo dico per giustificare le dichiarazioni di Ferrara, ma credo sia stato così. Sicuramente nessuno di noi si sente un asino. Io chiederei di giocare sempre? Il problema è se un giocatore non vuole giocare. Il giocatore deve fare di tutto, ovviamente solo in campo, per essere titolare. Ma io non ho mai chiesto a nessuno di partire titolare, ho solo chiesto di non guardare a me con dei pregiudizi e di farmi partire alla pari con gli altri. È il mio modo di pensare e di vedere la situazione. Se un giocatore merita, che abbia 18 anni o 36, deve giocare, perché in campo devono andare i migliori. La cosa fondamentale è che vinca la squadra. Ho avuto sempre un comportamento corretto all’interno spogliatoio. Da parte mia c’è sempre massima disponibilità, massima apertura e massima voglia di fare bene. Passione e voglia di giocare sono fondamentali per essere in prima linea e per assumersi le proprie responsabilità».

SPAGNA SUPER - A Del Piero viene chiesto che cosa pensi della vittoria mondiale della Spagna e come giudichi la scelta della Juve di puntare soprattutto sugli italiani: «La Spagna merita i complimenti di tutti per il risultato che ha conseguito e per come l’ha ottenuto - afferma Alex -. La situazione italiana è diversa da quella spagnola, non sono realtà paragonibili. Sono mentalità diverse. La scelta della Juventus di avere italiani è una scelta della società di cui deve rispondere la società. Noi dobbiamo pensare solo a giocare e lavorare bene ogni giorno. Questi giorni sono importantissimi come sono importanti tutti i giorni di tutta la stagione. Quello deve essere il nostro pensiero e non dobbiamo pensare ad altro. Per quanto mi riguarda, ho ancora amore e passione per questo sport. Sono fondamenta solide per guardare al futuro. Sto bene, altra cosa fondamentale. E poi sono una persona ambiziosa sempre. Da qui a quando lascerò la Juve voglio tornare a vincere qualcosa. È una cosa che mi porto dietro da quando siamo andati in B». Del Neri ha parlato di incompatibilità tra Diego e Del Piero. Alex non fa una piega: «Si vede che il mister ritiene che copriamo più o meno lo stesso ruolo - glissa -. Nel corso della stagione può capirci di più e magari trovare altre soluzioni. Io e Diego non stiamo vivendo un dualismo. Entrambi pensiamo solo a fare bene. il mister si è sbilanciato su questa cosa. Non ha senso oggi dire altre cose su questo argomento».

TREZEGUET - Nella prima amichevole disputata dalla Juventus, Trezeguet ha rifiutato di indossare la fascia di capitano, facendo trasparire il suo fastidio per le voci sulla sua partenza. «È stato solo un episodio da giudicare come tale. David è una persona competitiva che ha voglia di fare bene. Non voglio portare il discorso su cose futili. Un giorno si dice che va via, il giorno dopo che rimane. Del Neri in questo senso ha parlato bene. Ha detto che chiunque è qui in questo momento fa parte della Juve. Quello che accade dopo non è di mia competenza e non posso mettermi a dare giudizi in merito». Ad Alex chiedono anche se questa sia la sua ultima stagione in bianconero. Ecco la risposta: «Il mio futuro è molto chiaro e limpido, sono totalmente focalizzato su questa stagione. Non ho particolari preoccupazioni per il mio contratto. Non ci sono trattative con altre squadre. La mia mente è libera e dedicata solo a quest’anno, che sento molto molto importante per la Juventus e per me. Voglio interpretarlo sotto tutti i punti di vista in maniera ancora più maniacale degli altri anni e questo naturalmente non lascia spazio ad altri pensieri. Offerte dall'America o dalla Cina? Non c’è stato nessuno».

LA PREPARAZIONE - Molta colpa per l'ultima disastrosa stagione è stata data alla preparazione, a detta di molti sbagliata dallo staff di Ferrara. Ma Del Piero non vuole fare paragoni col lavoro che la Juve sta facendo quest'anno agli ordini di Del Neri: «Spesso e volentieri si giudica la preparazione se si vince o si perde, ma la preparazione è solo una delle componenti,. Non voglio giudicare quella che è la migliore. Uno deve fare il massimo per stare al meglio e tutto il necessario per migliorare. Certo negli altri anni qualche mancanza c’è stata perché abbiamo avuto molti infortuni ma non dipende solo dalla preparazione. Non so se preparazione di quest’anno migliore, so che stiamo lavorando bene. Del Neri è l'uomo giusto? Me lo auguro. Ha una storia importante, nel corso di tutti questi anni ha fatto molto bene. Per lui è una cosa gratificante essere alla Juve. È molto concentrato a far sì che la nostra e la sua stagione sia brillante. Le premesse sono buonissime. Poi i risultati dettano il giusto e lo sbagliato». La Juve dovrà recuperare psicologicamente Felipe Melo, reduce da un anno orribile in tutti i sensi: prima le peessime prestazioni in bianconeri, quindi il Mondiale terminato ai quarti con tanto di rosso rimediato contro l'Olanda. «Felipe ha avuto un’estate un po’ tanto turbolenta - cerca di scherzare Del Piero -. Abbiamo letto da sue dichiarazioni. Mi fa piacere i suoi propositi sul prossimo anno. Sono contento della sua voglia di riscatto e della sua voglia di fare bene».
 
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