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| MILANO, 21 febbraio - Massimo Moratti ordina «Tutti zitti» e l'Inter entra in silenzio stampa. Il presidente è entrato nello spogliatoio una manciata di minuti dopo il fischio finale e vi è rimasto una ventina di minuti abbondanti. Ha trovato una squadra arrabbiata per la direzione di gara di Tagliavento, ma anche felice per aver conquistato un punto importate visto come si era messa la partita. Il numero uno nerazzurro ha capito che rilasciando interviste i suoi tesserati avrebbero potuto avvelenare il clima in vista del Chelsea, oltre ad andare incontro a provvedimenti disciplinari come successo nel dopo derby all'ad Paolillo e a Mourinho. Per questo per uno o due giorni ha imposto a tutti di non parlare. Anche Inter Channel si è adeguato alla direttiva e ha trasmesso vecchi filmati chiudendo il collegamento da San Siro intorno alle 23. I giocatori se ne sono andati in silenzio, a testa bassa. Stamani si ritroveranno alla Pinetina per iniziare a preparare il big match con i Blues e per tre giorni non penseranno al campionato e alla trasferta di Udine dove al momento ci sarà un solo difensore centrale disponibile (Lucio; si spera nel recupero di Materazzi...). Dopo ieri sera, però, è chiato che l'Inter si sente accerchiata e vessata dagli arbitri. Primo tra tutti José Mourinho che non ha nascosto l'impresa fatta dai suoi uomini. «Solo se rimaniamo in sei ci battono. Solo se siamo in sei possono sconfiggerci» ha tuonato con orgoglio appena uscito dal tunnel. Ad alcuni colleghi inglesi ha ribadito il concetto, parlando di Champions League, ma anche di quello che era successo contro la Sampdoria. Lo Special One ha sottolineato che i blucerchiati, in 11 contro 9, non hanno mai tirato in porta, che Julio Cesar non è stato protagonista come avrebbe dovuto e che anzi l'occasione più pericolosa della ripresa l'ha avuta Eto'o. Per i cronisti italiani niente.
ARBITRI - Ormai è un mese abbondante che l'Inter si sente accerchiata dai direttori di gara. A Verona contro il Chievo Pierpaoli non ha visto in pieno recupero un netto mani da rigore di Quaresma e i nerazzurri hanno conquistato i tre punti. Da allora molti episodi negativi: a Bari la mancata espulsione di Bonucci ( arbitro Rosetti), nel derby i due rossi a Sneijder e Lucio ( arbitro Rocchi), contro la Juve in Coppa Italia il rigore non dato per mani di Felipe Melo ( arbitro Damato), a Napoli il mancato penalty per mano di Aronica su cross di Maicon ( arbitro Rosetti). Unico ' sorriso' il gol buono annullato a Matri contro il Cagliari ( arbitro Gervasoni). Ieri sera ancora recriminazioni per i rossi di Cordoba e Samuel, soprattutto per quella che viene reputata mancanza di buon senso in alcune decisioni. E qui stacca il complotto contro l'Inter denunciato da Mourinho dopo il derby e dopo lo 0- 0 di Napoli quando sottolineò che «abbiamo un episodio sfavorevole a settimana, troppi nell'ultimo mese».
CHAMPIONS - Mourinho tornerà a parlare domani perché ' obbligato' dalla conferenza stampa pre Champions League della Uefa. Moratti forse tuonerà oggi. Nel pre partita il presidente si era limitato a sottolineare «l'importanza della sfida con il Chelsea» e a proposito dell'attacco di venerdì del suo tecnico a metà mondo del calcio italiano aveva spiegato: «Ogni tanto provoca, è dispettoso e dice le cose che pensa. Per voi giornalisti è un bene...». Chissà cosa avrebbe detto ieri sera se avesse parlato...
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