Calciomercato Milan: Berlusconi deve vendere la società
MILANO, 16 maggio 2010 – E fu così che anche la Curva Sud si schierò contro il presidente Berlusconi. Prima del fischio d’inizio di Milan-Juventus (vinta 3-0 dai rossoneri), i tifosi del Diavolo hanno srotolato uno striscione eloquente:
“Grazie ragazzi, promossi per l’impegno. Presidente bocciato, assente ingiustificato!”. Un messaggio chiaro verso i piani più alti della dirigenza, ai quali è stata imputata la colpa di un’altra stagione da semplici spettatori. Ora le strade sono due: o continuare così, o vendere subito la società.
In complimenti a Leonardo, che aveva a disposizione un organico insufficiente e l’ha portato al terzo posto Champions, oltre a sfiorare la vetta a tre quarti di campionato. Il brasiliano se ne va a testa alta, consapevole di aver fatto il massimo con la rosa precaria che gli ha fornito la dirigenza. Quest’ultima invece è colpevole di due campagne acquisti fallimentari, al ribasso, dove è stata imposta la linea conservativa dell’austerity. Intanto l’
Inter comprava Sneijder, Eto’o, Lucio, Motta e Milito, gli artefici dei trionfi nerazzurri.
La situazione attuale del Milan è pessima e giustamente
i tifosi non vogliono continuare ad uscire agli ottavi di Champions e vedere i cugini trionfare ovunque. Non serve a nulla la coppia Galli-Tassotti, ma soprattutto è inutile continuare con questa proprietà che ha fatto il suo ciclo (ricco di trionfi) ma ora deve passare la mano.
C’è bisogno di un taglio netto col passato, non importa essere ‘il club più titolato al mondo’ se quei titoli appartengono a 5-10 anni fa.
Berlusconi deve vendere, agli arabi o a chi vuole, basta che lo faccia in fretta.
