| PORT ELIZABETH (Sudafrica) 12 giugno 2010 - Una lezione. Di tattica, di cinismo, di corsa, di gioco. La Corea del Sud surclassa la Grecia per 2-0 è dà uno scossone al gruppo B, quello di Argentina e Nigeria. Un gol per tempo, un altro paio negati dalle parate di Tzorvas, uno (forse) dal rigore non concesso dal neozelandese Hester (deludente, dopo le due buone prove arbitrali di ieri) per il nettissimo fallo di Vyntra ai danni di Lee Chung . Il Mondiale è Fifa come il ranking, ma è un'altra storia: nella classifica delle nazionali più forti al mondo, la Grecia sta al 13° posto, i coreani del Sud al 47°. Se c'è una squadra che può ambire al passaggio del turno, però, è quella del tecnico Huh Jung-Moo.
UN cogNOME, UN POPOLO — Sette milioni di coreani si chiamano Lee, è il secondo cognome più diffuso dopo Kim e prima di Park. Ne basta uno per far esultare tutti gli altri: Lee Jung Soo di professione fa il difensore, ma se a marcarlo in area avversaria è un attaccante (Charisteas) si trasforma in goleador: calcio d'angolo al 7', saltano in tre, nessuno la prende e per il numero 14 è un gioco da ragazzi battere Tzorvas. Non è un fulmine al ciel sereno, anzi: la Corea domina, è più veloce, gioca di prima, raddoppia in pressing. Al 15' Lee Chung (esterno del Bolton) salta l'imbarazzante Vyntra e punta la porta. Il greco lo stende in area senza complimenti, sarebbe rosso e rigore ma Hester lascia proseguire.
CELESTE NOSTALGIA — Toccherebbe alla Grecia fare la partita, ma dei campioni d'Europa 2004 non v'è traccia. A scorrere la formazione, quattro degli eroi di Lisbona sono ancora in campo: Seitaridis, Katsouranis, il capitano Karagounis e Charisteas. Solo il primo, però, sembra avere lo smalto dei giorni migliori, per gli altri si tratta di una passerella nostalgica. A metà campo, Tziolis (Siena) è bravo a fare ordine ma quando si tratta d'innescare Samaras e Gekas, l'unico schema studiato dal 72enne Rehhagel è il lancio lungo. Sistematico. E la Corea ne approfitta: al 28' Park Chu scatta sul filo del fuorigioco e calcia a colpo sicuro. Stavolta Tzorvas si supera. L'unico rischio che corrono i coreani nel primo tempo, è un traversone di Seitaridis bloccato all'ultimo da Jung Sung, disturbato dal sole.
STELLE CADENTI E NO — Corea del Sud-Grecia è anche la sfida tra le due stelle, l'esterno del Manchester United Park e l'attaccante dell'Herta Berlino, Gekas. Il capocannoniere della Bundesliga 2006-2007 (20 gol con la maglia del Bochum) è assistito male e quasi mai vede la porta, tranne un tiro potente a 10' dal termine, alzato in angolo da Jung Sung. Discorso diverso per il Red Devil capitano dei coreani, sempre nel vivo dell'azione e implacabile appena gli capita l'occasione per colpire. Al 7' della ripresa, Papadopoulos si addormenta e Park gli soffia palla sulla trequarti, salta un altro difensore e in diagonale batte Tzorvas. Finisce qui, o quasi. Le occasioni migliori capitano ancora alla Corea con Lee-Chung, ma il portiere greco fa buona guardia. Le tre sostituzioni di Rehhagel hanno il solo merito di velocizzare la manovra ellenica. Troppo poco.
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